Modifiche Superbonus: DL 11-2023

Entrata in vigore del provvedimento: 17/02/2023

A seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri del 16/02/2023 è stato emanato il DL 11-2023.

Questo nuovo decreto legge pone modifiche in merito alla cessione o sconto in luogo delle detrazioni fiscali.

Cosa cambia?

Dalla data di entrata in vigore del Decreto, non sarà più possibile per i soggetti paganti tali canoni optare per il cosiddetto “sconto in fattura” o cessione del credito d’imposta, salvo una specifica deroga per un’attività già in corso. Inoltre, non saranno più consentite le prime cessioni di crediti d’imposta relativi a determinate categorie di spese.

Rimane invece la stessa possibilità di detrarre l’importo corrispondente, quindi restano tutte le forme di bonus, compreso il 110, ma solo sotto forma di detrazioni fiscali.

Sono abrogate le norme che prevedono la cessione dei crediti relativi a:

  • Spese per la riqualificazione energetica e di ristrutturazione per migliorare la prestazione energetica per parti comuni di edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro;
  • Spese per interventi di riduzione del rischio sismico realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali o zone a rischio sismico 1, 2 e 3, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici.

Sarà possibile continuare ad usufruire dello sconto in fattura o cessione di credito per:

  • Interventi su unifilari e abitazioni con ingresso autonomo che hanno presentato la Cilas entro il 16 febbraio 2023
  • Interventi sui condomini che hanno presentato la delibera assembleare e la Cilas entro il 16 febbraio 2023
  • Per sismabonus che entro il 16 febbraio 2023 abbiano registrato il contratto preliminare o quello di compravendita


PNRR – Parco Agrisolare: edifici più sicuri e sostenibili e riduzione dei consumi energetici del settore agroalimentare

Il 23 agosto 2022 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico, che approva il Regolamento Operativo recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

In esso vengono richiamate le tappe fondamentali e gli obiettivi stabiliti nel PNRR:

  • Entro dicembre 2022: identificazione dei progetti che beneficeranno di almeno il 30% delle risorse finanziarie assegnate all’investimento.
    Un primo bando per il caricamento delle domande di accesso agli incentivi è stato aperto da settembre del 2022 e ad ottobre del 2022. In data 21 dicembre 2022 è stato emanato il decreto ministeriale recante l’elenco dei destinatari ammessi al finanziamento. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
    Il Bando prevedeva il rilascio degli incentivi ai progetti che prevedevano l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Nei progetti potevano anche essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione:
    – rimozione e lo smaltimento dell’amianto;
    – isolamento termico dei tetti;
    – realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto, mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria con la finalità di migliorare il benessere animale.

( Per maggiori informazioni : Parco Agrisolare: 1,5 miliardi dal PNRR per impianti fotovoltaici )

La spesa massima ammissibile per il singolo progetto è pari a € 750.000 (contributi a fondo perduto).

  • Entro dicembre 2023: identificazione dei progetti che beneficeranno di almeno il 50% delle risorse finanziarie assegnate all’investimento. In attesa di definizione bando.
  • Entro dicembre 2024: identificazione dei progetti che beneficeranno di almeno il 100% delle risorse finanziarie assegnate all’investimento. In attesa di definizione bando.
  • Entro giugno 2026: termine installazioni. Raggiungimento dell’obiettivo, almeno 375.000 kW di capacità di generazione di energia solare installata.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta i seguenti link
Parco Agrisolare (italiadomani.gov.it)
Masaf – Investimento 2.2 – Parco Agrisolare (politicheagricole.it)


PNRR – Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo: migliorare ed estendere la produzione di energia verde delle comunità energetiche

L’investimento da 2,2 miliardi di euro, mira a fornire sostegno alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione e consentirà di estendere la sperimentazione già avviata con l’anticipato recepimento della Direttiva RED II ad una dimensione più significativa e di focalizzarsi sulle aree in cui si prevede il maggior impatto socio-territoriale.

L’investimento, infatti, individua Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in Comuni con meno di 5.000 abitanti, sostenendo così l’economia dei piccoli Comuni, spesso a rischio di spopolamento, e rafforzando la coesione sociale.

In particolare, questo investimento mira a garantire le risorse necessarie per installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità delle energie rinnovabili e auto-consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente. La realizzazione di questi interventi, ipotizzando che riguardino impianti fotovoltaici con una produzione annua di 1.250 kWh per kW, produrrebbe circa 2.500 GWh annui, contribuirà a una riduzione delle emissioni di gas serra stimata in circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Per ottenere quote più elevate di autoconsumo energetico, queste configurazioni possono anche essere combinate con sistemi di accumulo di energia.

Il sostegno è basato su prestiti a tasso zero fino al 100 % dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, sono stati definiti i principi e le modalità per assicurare il necessario coordinamento fra gli strumenti di incentivazione previsti dal decreto legislativo stesso e quelli del PNRR.

È in corso la pubblicazione del decreto ministeriale per l’attuazione della misura.

È allo studio la possibilità di proporre, in alternativa, un sostegno parziale a fondo perduto sui costi ammissibili.                                                                       Il decreto è oggetto di notifica alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con la disciplina sugli aiuti di stato.

Le tappe fondamentali della misura sono:

  • Entro dicembre 2025: aggiudicazione di tutti ali appalti pubblici per la concessione di prestiti per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche.
    A che punto siamo? Da avviare.
  • Entro giugno 2026: raggiungimento dell’obiettivo. Produzione di circa 2.500 GWh/anno di energia rinnovabile in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta i seguenti link
Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo – Italia Domani
Investimento 1.2 – Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mite.gov.it)


PNRR Sviluppo agro-voltaico: metà agricoltura e metà fotovoltaico, la nuova strada per coltivare prodotti e creare energia

Il settore agricolo è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra in Europa. Con questa iniziativa le tematiche di produzione agricola sostenibile e produzione energetica da fonti rinnovabili vengono affrontate in maniera coordinata con l’obiettivo di diffondere impianti agro-voltaici di medie e grandi dimensioni.

La misura di investimento, costo totale pari a 1,1 miliardi di euro, nello specifico prevede:

  • ‘implementazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che non compromettano l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura, ma contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte;
  • il monitoraggio delle realizzazioni e della loro efficacia, con la raccolta dei dati sia sugli impianti fotovoltaici sia su produzione e attività agricola sottostante, al fine di valutare il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

L’investimento si pone il fine di rendere più competitivo il settore agricolo, riducendo i costi di approvvigionamento energetico (ad oggi stimati pari a oltre il 20% dei costi variabili delle aziende e con punte ancora più elevate per alcuni settori erbivori e granivori), e migliorando al contempo le prestazioni climatiche ambientali. L’obiettivo dell’investimento è installare a regime una capacità produttiva da impianti agro-voltaici di 1,04 GW, che produrrebbe circa 1.300 GWh annui, con riduzione delle emissioni di gas serra stimabile in circa 0,8 milioni di tonnellate di CO2.

La misura del PNRR prevede di incentivare con contributi a fondo perduto fino al 40% la realizzazione di impianti agrovoltaici avanzati.

Con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, sono stati definiti i principi e le modalità per assicurare il necessario coordinamento fra gli strumenti di incentivazione previsti dal decreto legislativo stesso e quelli del PNRR.

A giugno 2022 è stata completata la stesura e la divulgazione delle “Linee guida in materia di impianti agrivoltaici” sviluppate da CREA, ENEA, GSE e RSE, con il coordinamento del Dipartimento Energia del MASE, allo scopo di chiarire quali sono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, che possono comunque garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola.

In data 27 giugno 2022, è stata lanciata dal MASE una consultazione pubblica volta a raccogliere le osservazioni e gli spunti delle parti interessate circa lo schema di decreto, in via di definizione, per l’individuazione dei criteri e modalità per la concessione dei benefici previsti nell’ambito della misura per la realizzazione di impianti agrivoltaici.

È in programma la pubblicazione del decreto ministeriale per l’attuazione della misura. Il decreto sarà oggetto di notifica alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato.

Le tappe fondamentali della misura sono:

  • Entro dicembre 2024: aggiudicazione degli appalti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. A che punto siamo? In attesa di definizione bando. Le modalità di presentazione della domanda e la documentazione da allegare saranno specificate nel bando che è ancora in corso di pubblicazione.
  • Entro giugno 2026: raggiungimento dell’obiettivo. Produzione di energia proveniente dai pannelli nei parchi agri-voltaici.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta i seguenti link
Sviluppo agro-voltaico – Italia Domani
Investimento 1.1 – Sviluppo agro-voltaico | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mite.gov.it)


Diagnosi Energetica: si avvicina la terza scadenza prevista per le diagnosi energetiche delle grandi aziende e delle imprese energivore

L’obbligo di diagnosi energetica – quadriennale – è stato introdotto dal D.Lgs. 102/2014: dopo i primi due termini nel 2015 e 2019, la prossima scadenza sarà quindi nel 2023, più precisamente entro il 5 dicembre.

Chi deve fare le Diagnosi Energetiche

I soggetti che devono fare le Diagnosi Energetiche si dividono in obbligati e volontari.

L’obbligo delle Diagnosi Energetiche vale per:

  • GRANDI IMPRESE cioè organizzazioni con più di 250 dipendenti e almeno una tra le seguenti due
    condizioni: fatturato superiore a 50 milioni di euro o un attivo di bilancio superiore a 43 milioni di euro;
  • AZIENDE ELETTRIVORE cioè imprese a forte consumo di energia elettrica iscritte al registro della
    CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali);
  • AZIENDE GASIVORE cioè imprese a forte consumo di gas naturale iscritte al registro della CSEA
    (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali).

Tra i soggetti obbligati sono esentati gli stabilimenti che hanno adottato un sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001 e le grandi imprese con consumi inferiori ai 50 TEP. Le aziende che incontrano uno di
questi due requisiti devono comunque caricare un’autocertificazione sul portale predisposto dall’ENEA.

I soggetti volontari sono le aziende che non rientrano nelle categorie di cui sopra, ma che comunque desiderano fare una diagnosi energetica per rendere più efficiente la propria azienda. Difatti, oltre all’obbligo di legge, redigere una Diagnosi Energetica sui propri stabilimenti o sedi operative è una efficace e concreta opportunità per individuare come migliorare i propri consumi energetici.

Entro quando bisogna farle

La Diagnosi Energetica deve essere fatta entro il 5 dicembre 2023 sulla base dei consumi dell’anno 2022.

In ottemperanza a quanto previsto nel D. Lgs. 73/2020, le imprese energivore che hanno già svolto una Diagnosi Energetica per la scadenza del 2019 sono anche obbligate a realizzare almeno uno degli interventi
segnalati in tale diagnosi entro la prossima scadenza 2023. In caso contrario, è prevista una sanzione da 1.000 € a 10.000 €.

Qualora un’azienda sia iscritta per la prima volta al registro CSEA degli elettrivori e/o gasivori, l’anno successivo inizia a ricadere nell’ambito dell’obbligo e deve presentare una Diagnosi Energetica entro il 5 dicembre dello stesso anno.

I soggetti obbligati che non presentano la Diagnosi Energetica entro i termini prefissati, sono passibili di una sanzione da 4.000 € a 40.000 €, mentre nel caso di esecuzione della diagnosi in maniera non conforme alle
linee guida, si applica una sanzione da 2.000 € a 20.000 €.

Come si trasmettono

La Diagnosi Energetica deve essere svolta da un Esperto in Gestione dell’Energia certificato UNI CEI 11339 oppure da una ESCO certificata UNI CEI 11352. Essa deve essere caricata sul portale predisposto dall’ENEA (https://audit102.enea.it/).

Se l’impresa è multisito si procede con una clusterizzazione per campionare i siti soggetti a diagnosi. Nel caso in cui non si tratti della prima diagnosi, i dati utilizzati dovranno provenire in parte da un piano di monitoraggio obbligatorio che deve essere stato implementato almeno l’anno precedente a quello di riferimento della seconda diagnosi.


Bilancio di Sostenibilità: il report integrato

Il bilancio o report di sostenibilità è un documento strategico e di comunicazione che rendiconta agli stakeholder dell’organizzazione la: sostenibilità economica, la sostenibilità sociale e la sostenibilità ambientale.

L’obiettivo di questo evento organizzato assieme a Integrè Spa Stp Società Benefit e AMP Consulting è quello di aiutare a comprendere il nuovo approccio che segna la strada per i prossimi anni.


Picture

Scarica QUI la locandina e il form di iscrizione

07/12/2022


PNRR 2: aggiornamenti per il Sismabonus acquisti 110%

Proroga di 6 mesi per il sismabonus acquisti 110%, obbligo di POS e fattura elettronica per tutti i professionisti. Alcune novità introdotte dalla legge PNRR 2

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione 29 giugno 2022, n. 79 anche conosciuta come PNRR 2, si aprono alcune novità per i professionisti e in materia di sismabonus acquisti.

La legge prevede la proroga di 6 mesi del super sismabonus acquisti 110%: ovvero gli acquirenti che hanno stipulato un contratto preliminare di compravendita dell’immobile antisismico entro il 30 giugno 2022, avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 per l’atto definitivo. Ad alcune condizioni però, che siano stati corrisposti acconti tramite sconto in fattura e che abbiano maturato il relativo credito d’imposta. Bisogna inoltre aver ottenuto la dichiarazione di ultimazione dei lavori strutturali, il collaudo e l’asseverazione che attesti il raggiungimento del miglioramento sismico. L’immobile deve inoltre essere accatastato almeno in categoria F/4.

Stato del Sismabonus in Italia

Dati dell’ Agenzia delle Entrate alla mano, è evidente che nel biennio 2020-2022, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio previsti dal D.L. 34/2020, quelli che hanno avuto più successo sono quelli di efficientamento energetico.

Dei 38,4 milioni di euro erogati, infatti, solo uno è andato agli interventi di consolidamento statico degli edifici. Lo scoglio principale potrebbe risiedere nella mancata capienza IRPEF o IRES dei soggetti beneficiari, che sarebbero dunque impossibilitati di riscuotere l’intero importo spettante.

In ogni caso, questa situazione può essere aggirata grazie agli strumenti di cessione del credito fiscale a terzi o al meccanismo di sconto in fattura, entrambi espressamente previsti dalla normativa in tema di superbonus.

Nel primo caso, il contribuente potrà cedere il credito d’imposta a soggetti terzi (tra cui banche e finanziarie), in cambio dell’erogazione della liquidità necessaria per effettuare i lavori.

Nel secondo, invece, lo sconto del 110% viene applicato direttamente in fattura, senza tuttavia incidere sull’imponibile IVA: in questo caso, sarà l’affidatario dei lavori a maturare il diritto di recuperare il credito di imposta.

Se si sceglie di avvalersi di uno di questi metodi, tuttavia, occorrerà allegare alla domanda di sismabonus alcuni documenti aggiunti, attestanti il possesso dei requisiti per accedere all’agevolazione fiscale e la congruità delle spese sostenute per l’intervento.

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Desidero*:


Assistenza amministrativa

CERTIFICATI BIANCHI, ONLINE LE MODALITÀ PER ACCEDERE AL MECCANISMO DEI CB CON IL CREDITO D’IMPOSTA

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Il Gse ha ultimato l’aggiornamento della guida operativa volta a promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi (Titoli di Efficienza Energetica).

Questi ultimi sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Il documento fornisce informazioni utili per poter predisporre e presentare le richieste di accesso agli incentivi, oltre a indicazioni sulle potenzialità di risparmio energetico derivanti dall’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili nei diversi settori produttivi.

Rispetto alla versione del 2019, sono state aggiornate le tabelle recanti le tipologie progettuali ammissibili e non ammissibili, introdotte cinque nuove guide settoriali e nove schede di progetto a consuntivo standardizzate.

Assistenza tecnica ed amministrativa

Con l’aggiornamento del D.M. 21 maggio
2021 il GSE comunica che, i Certificati Bianchi sono cumulabili con i crediti di
imposta per  l’acquisto di macchinari e attrezzature
esclusivamente nel caso in cui la richiesta a tale forma di
incentivazione sia stata presentata a decorrere dal 1° gennaio
2020. In questo caso il numero di Certificati Bianchi rilasciati
sarà pari al 50% dei titoli conseguiti mediante l’intervento di
efficienza energetica.

Nei casi in cui sia stato richiesto il credito d’imposta per
progetti per i quali la data di avvio di realizzazione si è verificata
dal 01/01/2020 al 01/06/2021, è possibile presentare le
istanze di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi entro e
non oltre il giorno 30 ottobre 2022.

La documentazione dovrà essere inviata al Gestore dei Servizi
Energetici – GSE S.p.A. tramite:
-la presentazione di un progetto a Consuntivo mediante il
Portale Efficienza Energetica;
-la presentazione di un progetto Standardizzato mediante
la casella di posta elettronica certificata info@pec.gse.it
inserendo nell’oggetto della mail “Presentazione del
Progetto Standardizzato (PS) – Credito d’imposta”.

I progetti per i quali è stata già presentata richiesta di accesso ai
Certificati Bianchi e che sono stati rigettati per il cumulo del
credito d’imposta possono essere ripresentati attraverso l’invio
di un’istanza alla casella di posta elettronica certificata:
info@pec.gse.it, inserendo nell’oggetto della mail “Richiesta di
riesame del Progetto a Consuntivo (PC)/Standardizzato (PS)
con codice CB00XXXX”.

[Fonte:GSE]

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Efficienza energetica: Obbligo di pannelli solari sulle case per i nuovi edifici residenziali dal 2029

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Ursula von der Leyen ha presentato il progetto della Commissione europea da 300 miliardi di euro per gas e transizione green.

La Commissione europea sta lavorando sull’obbligo di copertura solare per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. La Commissione propone anche di accelerare le procedure autorizzative per le energie rinnovabili e le relative infrastrutture.

Questo piano è previsto all’interno del REPowerEU:  risposta dell’Unione alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico globale causate dall’invasione russa dell’Ucraina. Come ha spiegato il presidente Ursula von der Leyen, c’è una doppia urgenza per trasformare il sistema energetico europeo: porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e affrontare la crisi climatica.

Verso l’efficienza energetica e la transizione ecologica: il piano REPowerEU.

Tre gli obiettivi prefissati: il risparmio di energia, la diversificazione delle fonti
e l’accelerazione verso la transizione ecologica. Di fatto, il piano rappresenta uno
strumento importante non solo per rispondere nell’immediato al problema dell’approvvigionamento, ma anche per guardare sul lungo termine a una soluzione per combattere la crisi climatica.

L’”arma” più efficace a breve termine sembra essere appunto il risparmio energetico, per cui l’obiettivo di efficienza energetica dell’UE per il 2030 è stato incrementato,
passando dal 9% al 13%.

Le energie rinnovabili

Attenzione particolare è posta sulle energie rinnovabili, puntando a
innalzare l’obiettivo per il 2030 dal 40% al 45% nell’investimento in questo campo. In particolare, la strategia prevede il raddoppio della capacità solare fotovoltaica entro il 2025, con l’installazione di 600 GW entro il 2030.

Proprio per questo il piano prevede l’obbligo di copertura solare per gli edifici
commerciali
 e pubblici dal 2025 e per i nuovi edifici residenziali a partire
dal 2029, il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore e misure per integrare l’energia geotermica e solare termica nei sistemi di teleriscaldamento e comunali.

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BANDO ISI INAIL 2021: dal 2 Maggio le domande per gli incentivi

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Scatta la prima fase del bando ISI inail 2021, a sostegno di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dal 2 maggio 2022 al 16 giugno 2022 sarà attiva la procedura informatica per la compilazione della domanda. Le imprese potranno effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità e salvare la domanda inserita. Per accedere alla procedura di compilazione della domanda è necessario che il soggetto richiedente sia registrato sul portale Inail e associato ad una posizione assicurativa.

L’obiettivo del bando è di aiutare le aziende e le PMI.  Il bando dà la possibilità migliorare le proprie attrezzature nonché la qualità della vita e la sicurezza dei loro lavoratori. Questi contributi verranno assegnati fino ad esaurimento, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande che verranno inviate il giorno del Click Day.

BENEFICIARI DEGLI INTERVENTI

L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del terzo settore limitatamente all’Asse 2 di finanziamento.

QUALI SONO I PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTO?

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Asse di finanziamento 1 (sub Assi 1.1 e 1.2).
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2.
  • Bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3.
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività – Asse di finanziamento 4.
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

LA PROPOSTA SMART FUTURE

Il bando INAIL ISI 2021 rappresenta una preziosa opportunità per la riqualificazione del fabbricato, rivoluzionando nel contempo anche il modo di pensare l’impresa: rimuovendo le lastre di cemento amianto ed integrando la nuova copertura con pannelli fotovoltaici, l’impresa passa da nociva ed energivora a ecologicamente virtuosa.

 

Smart Future, tramite partner altamente qualificati, si propone di affiancare la vostra impresa nella:

  • Gestione dell’intero progetto di bonifica, dalle fasi preliminari alla realizzazione
  • Progettazione e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per una migliore efficienza energetica dell’immobile.

Smart Future si occupa della gestione di tutte le fasi di progettazione di impianti fotovoltaici e di accumulo, occupandosi anche della realizzazione, della direzione lavori, della sicurezza antinfortunistica, il coordinamento in cantiere, la messa in opera e la gestione delle pratiche di allaccio con il Gestore di Rete.

L’opportunità offerta da Smart Future è quindi la realizzazione di un intervento chiavi in mano di bonifica dell’amianto abbinato all’installazione di un impianto fotovoltaico per migliorare la propria efficienza energetic

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