Il settore agricolo è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra in Europa. Con questa iniziativa le tematiche di produzione agricola sostenibile e produzione energetica da fonti rinnovabili vengono affrontate in maniera coordinata con l’obiettivo di diffondere impianti agro-voltaici di medie e grandi dimensioni.

La misura di investimento, costo totale pari a 1,1 miliardi di euro, nello specifico prevede:

  • ‘implementazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che non compromettano l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura, ma contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte;
  • il monitoraggio delle realizzazioni e della loro efficacia, con la raccolta dei dati sia sugli impianti fotovoltaici sia su produzione e attività agricola sottostante, al fine di valutare il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

L’investimento si pone il fine di rendere più competitivo il settore agricolo, riducendo i costi di approvvigionamento energetico (ad oggi stimati pari a oltre il 20% dei costi variabili delle aziende e con punte ancora più elevate per alcuni settori erbivori e granivori), e migliorando al contempo le prestazioni climatiche ambientali. L’obiettivo dell’investimento è installare a regime una capacità produttiva da impianti agro-voltaici di 1,04 GW, che produrrebbe circa 1.300 GWh annui, con riduzione delle emissioni di gas serra stimabile in circa 0,8 milioni di tonnellate di CO2.

La misura del PNRR prevede di incentivare con contributi a fondo perduto fino al 40% la realizzazione di impianti agrovoltaici avanzati.

Con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, sono stati definiti i principi e le modalità per assicurare il necessario coordinamento fra gli strumenti di incentivazione previsti dal decreto legislativo stesso e quelli del PNRR.

A giugno 2022 è stata completata la stesura e la divulgazione delle “Linee guida in materia di impianti agrivoltaici” sviluppate da CREA, ENEA, GSE e RSE, con il coordinamento del Dipartimento Energia del MASE, allo scopo di chiarire quali sono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, che possono comunque garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola.

In data 27 giugno 2022, è stata lanciata dal MASE una consultazione pubblica volta a raccogliere le osservazioni e gli spunti delle parti interessate circa lo schema di decreto, in via di definizione, per l’individuazione dei criteri e modalità per la concessione dei benefici previsti nell’ambito della misura per la realizzazione di impianti agrivoltaici.

È in programma la pubblicazione del decreto ministeriale per l’attuazione della misura. Il decreto sarà oggetto di notifica alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato.

Le tappe fondamentali della misura sono:

  • Entro dicembre 2024: aggiudicazione degli appalti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. A che punto siamo? In attesa di definizione bando. Le modalità di presentazione della domanda e la documentazione da allegare saranno specificate nel bando che è ancora in corso di pubblicazione.
  • Entro giugno 2026: raggiungimento dell’obiettivo. Produzione di energia proveniente dai pannelli nei parchi agri-voltaici.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta i seguenti link
Sviluppo agro-voltaico – Italia Domani
Investimento 1.1 – Sviluppo agro-voltaico | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mite.gov.it)